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domenica 30 novembre 2014 – ore 18.00, sala conferenze Museo Civico, Piazza San Graziano Cities for life - Città per la vita contro la pena di morte Il comune di Arona ha aderito alla coalizione mondiale "Città per la vita contro la pena di morte" musica, letture e testimonianze e corteo verso Corso Cavour per illuminare la statua del San Carlino con la partecipazione di Amnesty International, Amici del Lago, ANPI, AVIS, Ass. Gemellaggi, Consulta Femminile, CRI, Emergency, Libera Partecipazione e Solidarietà, Wood e con il contributo musicale e artistico dell'orchestra e del gruppo di teatro dell'I.I.S. Fermi di Arona. Nella sala del Museo Archeologico domenica sera si sono dati appuntamento –nonostante la serata piovosa- una sessantina di persone per la manifestazione “Cities for life” (“Città per la vita – contro la pena di morte”). Dal 2002 è iniziata la giornata di mobilitazione delle città per la vita. Il 30 novembre è stato scelto dalla Comunità di Sant’Egidio, perché anniversario della prima abolizione della pena di morte in un paese europeo, il Granducato di Toscana nel 1786. Questo movimento ha raccolto milioni di firme a favore di una moratoria mondiale della pena capitale e proprio il 21 novembre di quest’anno, una risoluzione a favore di questa moratoria, presentata alla Terza Commissione delle Nazioni Unite, ha raccolto il voto positivo di 114 paesi. Sono ormai 1900 le città che fanno parte di questa rete di solidarietà e di speranza e da quest’anno ha aderito anche il Comune di Arona, con una delibera votata a metà novembre. Nella saletta del Museo Archeologico sono risuonate le parole di brani tratti dalle lettere spedite dai bracci della morte, insieme a quelle di papa Francesco che ha rinnovato la condanna della chiesa nei confronti della pena capitale. La storia di Dominique Green, giovane afroamericano morto in Texas nel 1994 si è incontrata con quella di Antonio Giuffrida, giustiziato nel 1944 ad Arona per la sua scelta di rifiutare l’arruolamento nell’esercito repubblichino. Ai testi si sono sommati gli interventi musicali dei giovani dell’I.I.S. “E. Fermi” di Arona, coordinati dalla professoressa Emilia Carli. Da Chopin a Bach, alla chiusura con la musica dei Pink Floyd, i suoni e le emozioni hanno accompagnato questo percorso dalla sofferenza alla speranza. Dalla piazza è poi partita una processione silenziosa con destinazione la statua del San Carlino, sul corso principale, che è stata illuminata a nuovo come segno di speranza per il mondo che attende la fine delle esecuzioni capitali. Tante luci si sono strette intorno alla statua del Santo e un intervento del sindaco di Arona Alberto Gusmeroli ha concluso la manifestazione, ricordando come la battaglia contro la pena di morte sia prima di tutto una battaglia di civiltà. E’ l’impegno di Sant’Egidio che mira alla effettiva abolizione della pena capitale in ogni paese del mondo: un sogno che sta diventando però realtà. Ricordano da Sant’Egidio: “Come il mondo si è lasciato dietro di sé, a partire dal settecento, l’istituto giuridico della schiavitù così vorremmo fosse per la pena di morte”. |
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Immagini totali: 50 | ©ARONAnelWEB.it - Foto Emanuele Sandon |