«Torna
Home
>HomeEventi >mostra
"Ordine del Giorno" di Graziano Tinti |
=> vedi l'album dell'inaugurazione Comunicato stampa ![]() TAG – Arte Contemporanea presenta Graziano Tinti “Ordine del giorno” dal 30 Settembre al 15 Novembre Inaugura sabato 30 Settembre alle ore 18.00 presso la Galleria Tag – Arte Contemporanea di Arona, via S. Carlo 51, la mostra personale dedicata all’artista Graziano Tinti. Sarà il Maestro Graziano Tinti a inaugurare la nuova stagione espositiva della Galleria Tag di Arona con la mostra intitolata “Ordine del giorno” e presentata dal critico Antonio d’Avossa. Un ciclo di oli, acquerelli e incisioni, da cui la mostra prende il titolo, caratterizzati da “oggetti d’uso quotidiano che si dispongono alla visione in termini di ordine e di disordine, come se ogni volta queste tovaglie o questi strofinacci sfuggissero all’ordine di un ripiegamento o di una disposizione anonima per assumere un carattere personale della piega, in definitiva assumono il livello dell’identità dell’oggetto.” Un percorso, quello del Maestro Tinti, che da anni si basa su una ricerca attorno alle tematiche dell’oggetto che tradotto in pittura mostra i suoi lati più inconsueti e media un raffinato rapporto con una rappresentazione che supera i limiti oggettivi e sconfina verso l’immaginario. > la critica GRAZIANO TINTI LA PITTURA ALL’ORDINE DEL GIORNO. ![]() Cosa stiamo vedendo? L’ordine o il disordine di un quotidiano fatto di cose? Quale è il sistema visivo che sorregge questa indagine tanto pittorica quanto magica? Sicuramente l’alternanza, quasi musicale, della scala delle costanti sulle varianti assicura alla sua pittura quell carattere magico e allo stesso tempo realista che costituisce la sua cifra e la sua riconoscibilità. La stessa forza, scandita da cicli di lavoro, del suo modus operandi è riconducibile ad un sistema di indagine dove gli effetti non sono elementari ma decisamente straordinari. Cosa stiamo vedendo? In realtà il vocabolario visivo di Graziano Tinti è estremamente ridotto, si tratta di oggetti d’uso quotidiano che si dispongono alla visione in termini di ordine e di disordine, come se ogni volta queste tovaglie o questi strofinacci sfuggissero all’ordine di un ripiegamento o di una disposizione anonima per assumere un carattere personale della piega, in definitiva assumono il livello dell’identità dell’oggetto. Scomponendo infine il pattern della natura quotidiana del vivere. Vivendo di vita propria questi oggetti sfuggono alla gravità terrena scegliendo al suo posto una reale levitazione che ne restituisce l’identità e che rinvia alla materia stessa di cui essi sono costituiti. In realtà si tratta di tessuti che ripiegati o spiegati trascinano con sè quell’ accentoe così forte della pittura che veniva definito dal drappeggio di tessuti e dalla incredibile capacità della disciplina pittorica di declinarlo e di mostrarlo attraverso abiti e tendaggi. La pittura di graziano Tinti è prima di tutto richiamo a questa condizione classica del della piega del tessuto e tuttavia non scade nella trappola del citazionismo, anzi la riflette riformulandola in toto a partire dall’ordito e cioè dalla condizione primaria del tessuto. E’ qui che Graziano Tinti è in grado di riformulare l’origine della pittura e della sua arte. Al centro dell’ordine del giorno, che titola questo ciclo di opere, dispone una vera e propria mozione d’ordine che ristabilisce le origine della trama dell’arte e le riporta a quel livello di visibilità e di invisibilità tipico della piega e del gesto del ripiegare. La stessa derivazione del termine ordine che in latino (ordo, ordinis) indicava l’ordine dei fili nella trama ci permette di pensare a queste tele come ad una vera e propria indagine sul racconto della pittura nei termini più originari ed allo stesso tempo singolari. In più, e non va dimenticato, la contiguità della radice tra le parole arte e ordine è assicurata dal suo significato primario: ars, artis è prima di tutto articolare ordinare. All’ordine del giorno Graziano Tinti dispone prima di tutto la pittura, le sue ragioni storiche e le sue radici quotidiane, quelle che accompagnano anche la nostra contemporaneità e che le permettono di levitare lungo i sentieri di uno spazio inedito dove anche il semplice ripiegamento di un tessuto desta meraviglia e sorpresa e dove l’uscita ribelle da un ordine costituito annuncia e dichiara la possibilità mai esaurita dell’ arte della pittura anche oggi. E tutto questo Graziano Tinti lo offre allo sguardo attraverso un modello singolare di articolazione dell’ordine del visivo perchè resituisce al nostro vedere il vero senso dell’ordine della pittura, che senza inganno, ci sorprende sempre nel pensiero e regola il nostro quadro quotidiano. Antonio d’Avossa Nebbiuno 14 settembre 2006 Ufficio Stampa: Valeria Greppi +39.346.50.27.102 valeriagreppi.ufficiostampa@gmail.com altre info: www.tagart.it => vedi l'album dell'inaugurazione comunicato del 26.09.2006 |
|
^ TOP |